Universita Italiane: dalle lezioni ai test di ingresso online

Un’altra domanda che è stata alzata dagli studenti universitari è circa la sessione estiva 2020 che si sta avvicinando. Anche in questo caso è il Ministro Manfredi in persona a cercare di diramare ogni dubbio

Nella serata di domenica 26 marzo, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha annunciato in diretta tutte le novità che entreranno in atto nella cosiddetta fase 2. Tra le tante dichiarazioni, ovviamente non sono mancate quelle in merito alla scuola e in particolare alla Maturità 2020. Tuttavia la grande assente del discorso del Presidente Conte è la questione Università. Infatti moltissimi sono gli universitari ad aver notato la mancanza di un riferimento al loro mondo da parte del Premier, e in davvero tanti si stanno chiedendo cosa accadrà ad esami e lezioni, a partire dalla sessione estiva in poi. A rispondere ai loro quesiti è intervenuto il Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, che riprendendo anche il decreto sulla Fase 2, ha cercato di spiegare cosa cambierà per gli atenei a partire dal 4 maggio in poi.

 

Fase2: la sessione estiva 2020 e i test d’ingresso 2020

Un’altra domanda che è stata alzata dagli studenti universitari è circa la sessione estiva 2020 che si sta avvicinando. Anche in questo caso è il Ministro Manfredi in persona a cercare di diramare ogni dubbio: “Per esami, lauree, esercitazioni, lasceremo la possibilità agli atenei di prevedere la presenza fisica dello studente, a patto che si rispettino le prescrizioni di sicurezza sanitaria e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”. Dopo la sessione estiva gli appuntamenti universitari non finiscono: infatti un’altra incognita riguarda i test d’ingresso 2020: come saranno svolti? In questo caso il Ministro Manfredi distingue tra test d’ingresso locali e nazionali e annuncia che: “Ci sono però nuove tecnologie che rendono abbastanza affidabili i test online programmati dalle singole università. Per quanto riguarda i test nazionali, come quelli di medicina, abbiamo intenzione di farli dal vivo, ovviamente con un’organizzazione logistica che permetta il distanziamento. Potranno farlo anche agli atenei per i loro test locali, laddove ritengano indispensabile la presenza dello studente”.

Data di pubblicazione: 29 April 2020

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